Nei fine settimana mi piace trasformare l’immancabile giro al supermercato di turno, in un piccolo momento di ripasso formativo.
Cerco offerte, promozioni, sconti, category.
Provo ad intuire le strategie dietro il posizionamento dei prodotti nei banchi o nei frigo.
La scelta dei colori.
Come i prodotti vengono messi a scaffale e vicino a cosa.
Cerco le “call to action” e tutto il “Neuromarketing” che un tempio del consumo, mette in mostra.
Oggi però, l’occhio mi è capitato su un cartello.
Personalmente, una campagna di richiamo sui preservativi “guasti”, non l’avevo mai sentita.
Ora vorrei solo vedere la faccia di tutte le persone che li hanno utilizzati nell’ultimo mese.
Bene ma non benissimo direi