Chiusure forzate, decreti a gogo, restrizioni nella circolazione e spostamenti: l’Italia a tre colori non piace a nessuno. Tanto a meno a chi si ritrova, in questi giorni, a dover “ripensare” alle proprie attività commerciali trascinato dallo tsunami di una crisi economica.
Adattarsi alla situazione è ciò che serve, ma senza rassegnazione. Se ci pensi bene, la capacità di adattamento ha sempre “fatto la differenza” tra un buon imprenditore e chi invece preferisce “campare alla giornata”.
Il che significa, in pratica: non puoi pretendere di continuare a fare le stesse cose che facevi prima, o anche solo una settimana fa. Non ti fa bene guardarti intorno alla ricerca di colpe e alibi. Piuttosto, prova a trovare nuove strategie di marketing da applicare alla tua azienda/attività per rilanciarla o per trasformarla in qualcosa di più vantaggioso dal punto di vista economico.
Il mercato è cambiato, la pandemia ha accelerato il cambiamento già in atto, ed è ora di rivedere tutto. Per fare un esempio: ci sono ristoratori che, in questo periodo buio, si sono reinventati. Aggirando l’ostacolo della chiusura anticipata, hanno puntato sul pranzo. C’è chi ha deciso di regalare l’aperitivo, purchè si arrivi al locale per le 15.
Di contro c’è invece chi, pur essendo titolare di più ristoranti, ha pensato piuttosto a chiudere le serrande e scendere in piazza per manifestare il proprio dissenso.
Secondo te, qual è la strategia vincente, quella di chi si rimbocca le maniche o di chi preferisce rinunciare e lamentarsi? E’ vero: la gente è impaurita, non esce di casa, non va al ristorante come faceva prima e frequenta meno negozi e bar, ma piangersi addosso non ha mai risolto alcun problema.
Tutti abbiamo una capacità di adattamento che possiamo sfoderare adesso, come un’arma vincente. L’arma che potrà farci reagire e ritrovare slancio vitale nel lavoro e nelle attività professionali.
Qualche giorno fa ne ho parlato con un imprenditore
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